Horizontal wide image of White Sands National Park in New Mexico, USA with people on horses, taken by Alex Armitage on a Nikon Z8.

In azione: Nikon Z8 per la fotografia paesaggistica

Pubblicato 24 dicembre 2025 da MPB

Lanciata nel 2023, la Nikon Z8 racchiude una potenza straordinaria in un corpo portatile. Preferita dai fotografi e videomaker ibridi, offre un sensore CMOS stacked da 45,7 megapixel e un processore EXPEED 7, che garantiscono velocità eccezionale, immagini ad alta risoluzione e video in 8K/60p o 4K/120p. La sua ampia gamma dinamica è ideale per catturare cieli spettacolari e transizioni tonali perfette. Inoltre, la costruzione robusta la rende uno strumento affidabile anche per le avventure all’aperto più impegnative.

Alex Armitage è un fotografo di paesaggi pluripremiato a livello internazionale, con oltre dieci anni di esperienza. Nel corso della sua carriera ha utilizzato un’ampia varietà di fotocamere, familiarizzando con marchi leader come Canon e Fujifilm. Ora ci accompagna nella sua nuova avventura, esplorando il mondo Nikon con la Nikon Z8.

In questo articolo, Alex parlerà di:

  • Panoramica sulla Nikon Z8

  • Design e qualità costruttiva

  • Qualità d’immagine e autofocus

  • Prestazioni video

  • Vale ancora la pena nel 2025?

A te la parola, Alex.

Dune di sabbia ondulate sotto un cielo blu limpido nel White Sands National Park, nel New Mexico (USA), fotografate dal paesaggista Alex Armitage.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 24mm | f/16 | 1/40 | ISO 64

I continui progressi tecnologici nelle fotocamere, tra nuove funzioni, caratteristiche e optional, rendono sempre più difficile decidere su cosa valga la pena investire. Ho scattato con Canon per oltre dieci anni, ma possiedo anche attrezzatura Fujifilm e Hasselblad. In più di dieci anni di carriera, però, non avevo mai usato una Nikon fino ad ora. Ho trascorso un po’ di tempo con la Nikon Z8 per capire quanto sia diversa l’esperienza d’uso, la qualità costruttiva, la resa d’immagine e le funzioni rispetto alle fotocamere che utilizzo abitualmente.

Panoramica sulla

La Nikon D850 è una fotocamera leggendaria nel mondo della fotografia di paesaggio, capace di offrire una delle migliori qualità d’immagine possibili, anche nel 2025. Quando Nikon ha lanciato la sua alternativa mirrorless, la Nikon Z8, nel maggio 2023, le aspettative erano altissime. E possiamo dire che le ha soddisfatte pienamente.

La Z8 condivide diverse caratteristiche con la Nikon Z9, rilasciata a dicembre 2021, ma racchiude quasi tutte le sue funzionalità in un corpo più portatile e compatto. 

Foto di una fotocamera Nikon Z8 usata di MPB scattata in studio su uno sfondo giallo e rosa.

Nikon Z8 usata

Specifiche chiave della Nikon Z8 

  • Sensore stacked da 45,7 megapixel

  • Scatto continuo a 20 fps in RAW e 30 fps in JPEG

  • 14,5 stop di gamma dinamica

  • Mirino elettronico OLED da 3,69 milioni di punti (EVF)

  • Schermo touchscreen orientabile a 4 assi da 3,2"

  • Stabilizzazione d’immagine integrata (IBIS)

  • 8k/Video N-RAW 8K/60p e ProRes RAW 4.1K/60p

  • Supporto a ProRes 422HQ, H.265 e H.264 con profili N-Log o HLG

  • Doppio slot di memoria (UHS-II SD e CFexpress Type B)

  • Porta HDMI full-size e due porte USB-C

Duna di sabbia inclinata al tramonto nel White Sands National Park del New Mexico, negli Stati Uniti, scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 24mm | f/16 | 1/40 | ISO 400

Funzioni come il sensore stacked da 45,7 megapixel, la gamma dinamica superiore ai 14 stop e la stabilizzazione d’immagine integrata (IBIS) garantiscono una qualità d’immagine eccellente. Nikon ha sviluppato un sistema di tracking dei soggetti di livello mondiale con la Nikon Z9, e lo ha trasferito anche sulla Nikon Z8. Questo consente di dare priorità a determinati soggetti. Con oltre 493 punti di messa a fuoco automatica, la fotocamera eccelle in qualsiasi situazione dinamica che richieda un autofocus rapido e affidabile.

L’IBIS, combinato con la stabilizzazione dell’obiettivo, permette di realizzare esposizioni più lunghe a mano libera, senza l’uso del treppiede. Sono riuscito a ottenere buoni risultati anche con esposizioni lunghe fino a 1/5 di secondo.

Molte di queste funzioni si applicano anche alla ripresa video, che risulta fluida grazie alla stessa tecnologia di stabilizzazione. Inoltre, la fotocamera offre una qualità d’immagine straordinaria fino all’8K, sfruttando praticamente l’intera superficie del sensore. Questa fotocamera è in grado di fare quasi tutto, anche se ho riscontrato alcuni piccoli problemi di cui parlerò più avanti.

Lato di un edificio del New Mexico con finestre turchesi scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 24mm | f/11 | 1/200 | ISO 100

Design e qualità costruttiva

Con i marchi che oggi competono su specifiche sempre più simili, una maneggevolezza eccellente e una buona ergonomia sono elementi fondamentali per distinguersi. Quando acquistai la mia prima fotocamera nel 2009, ero indeciso tra la Canon EOS 50D e la Nikon D300. Alla fine non riuscivo a decidere solo basandomi sui numeri, così andai in negozio e le presi entrambe in mano. (Ed è per questo che alla fine scelsi Canon.)

Ergonomia

La Z8 offre un’ottima sensazione in mano e ricorda, per ingombro, la Nikon D850. Tuttavia, la Z8 è notevolmente più grande, in particolare più alta, rispetto alla mia Canon EOS R5. Ho notato che non riuscivo a sistemarla nello stesso scomparto della borsa fotografica in cui di solito ripongo la R5. 

La Nikon Z8 è anche un po’ più pesante della mia Canon R5. Detto questo, è costruita con grande cura e presenta una guarnizione contro gli agenti atmosferici di altissimo livello. La maggior parte degli utenti troverà che la Z8 offre una presa comoda e sicura.

Foto di una fotocamera mirrorless full frame Nikon Z8 usata disponibile su MPB, con obiettivo Nikkor Z 14-30 mm f/4, su sfondo scuro.

Nikon Z8 usata e Nikkor Z 14-30 f/4 usato

Pulsanti e funzioni

La Nikon Z8 è dotata di due pulsanti funzione sulla parte anteriore del corpo macchina. Questi permettono di accedere rapidamente a impostazioni personalizzabili, come la modalità di messa a fuoco o le opzioni video. I pulsanti sono posizionati vicino all’impugnatura e mi è capitato di premerli accidentalmente un paio di volte. Tuttavia, è probabile che ciò sia dovuto semplicemente al tempo necessario per abituarsi a un nuovo corpo macchina.

Apprezzo sempre la presenza del joystick per l’autofocus. Mi manca quando le fotocamere non lo includono o lo fanno in modo minimale, come nel caso della mia Fujifilm X100VI. Un tratto distintivo del marchio Nikon è il gruppo di controlli posto sul lato sinistro del mirino elettronico (EVF). Qui si trovano i pulsanti per il bilanciamento del bianco, le modalità di bracketing, le raffiche di scatto e la selezione delle modalità di ripresa. 

Schermo LCD ed EVF

Con un touchscreen da 3,2 pollici e un mirino elettronico quad-VGA, la Nikon Z8 rende facile accedere ai menu e visualizzare le immagini prima di scattare.

L’EVF della Nikon Z8 è più luminoso rispetto a quello della mia Canon EOS R5, il che è stato un vantaggio in condizioni di luce intensa, come tra le dune del New Mexico. Tuttavia, la risoluzione non è nitida quanto quella dell’EVF della R5. Non è un grande problema e la differenza non risulta particolarmente evidente nel mio lavoro di paesaggio. Inoltre, il mirino rimane eccellente per la messa a fuoco manuale e per fornire un feedback in tempo reale.

Ciò che invece ho notato, e mi è mancato, è uno schermo LCD completamente articolato. Molti fotografi preferiscono un display che si inclina solo verso l’alto o verso il basso, ma io apprezzo la versatilità di uno schermo completamente orientabile.

Autonomia

La Nikon Z8 supporta la registrazione video in 4K e 8K, ma durante le sessioni prolungate la batteria tende a scaricarsi rapidamente (e in alcuni casi la fotocamera può surriscaldarsi). Per riprese più lunghe è consigliabile utilizzare una fonte di alimentazione esterna, oppure regolare alcune impostazioni per ridurre il consumo energetico.

La Z8 utilizza la batteria EN-EL15c la stessa dei modelli Nikon Z f, Z6 e Z7), ma è compatibile anche con le versioni EN-EL15a e EN-EL15b. L’autonomia dichiarata è di 340 scatti utilizzando lo schermo LCD e 330 scatti con il mirino elettronico (EVF). Inoltre, la Nikon Z8 dispone di due porte USB-C, di cui una dedicata alla ricarica, che consente di ricaricare e trasferire dati contemporaneamente.

Foto di persone a cavallo tra le dune di sabbia del White Sands National Park, in New Mexico (USA), scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Unedited | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 40mm | f/8 | 1/200 | ISO 64

Qualità d’immagine

La qualità d’immagine è probabilmente l’aspetto più importante nella fotografia di paesaggio. Personalmente, do priorità alla qualità d’immagine rispetto all’autofocus, alla velocità di scatto o alle capacità video. Fortunatamente, la Nikon Z8 offre una qualità d’immagine di livello mondiale, in grado di competere con qualsiasi altra fotocamera full frame sul mercato. Detto questo, la qualità prodotta dalla Nikon D850 del 2017 era già eccezionale, quindi viene naturale chiedersi: cos’altro si può migliorare davvero? 

Risoluzione d’immagine

Cominciamo dai megapixel. È possibile averne troppi? Esistono rendimenti decrescenti? La mia preferenza personale si colloca tra i 40 e i 50 megapixel, e la Z8, con i suoi 45,7 megapixel, rientra perfettamente in questa fascia. Offre ampio margine di ritaglio senza generare file eccessivamente pesanti. Ultimamente ho scattato con una Hasselblad X2D 100c, dotata di un sensore medio formato da 100 megapixel, e posso dire con certezza che non ho bisogno di così tanta risoluzione. La Nikon Z8 rappresenta il mio punto di equilibrio ideale.

Tramonto al White Sands National Park, con dolci dune di sabbia nel New Mexico, fotografato da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/16 | 1/40 | ISO 125

Prestazioni ISO

Per quanto riguarda le prestazioni ISO, la Nikon Z8 è parzialmente ISO invariante, un enorme vantaggio delle fotocamere moderne rispetto ai modelli più datati. L'invarianza ISO consente di scattare immagini sottoesposte e di aumentarne la luminosità in post-produzione come se avessi alzato l’ISO direttamente sul campo. Ad esempio, se fotografo il cielo notturno a ISO 1600 e la mia esposizione risulta sottoesposta di due stop, posso scegliere di aumentare l’ISO a 6400 in fase di scatto per ottenere un’esposizione corretta, oppure lasciare l’immagine a ISO 1600 e aumentare l’esposizione di due stop in fase di editing, ottenendo esattamente lo stesso risultato finale. 

La Nikon Z8 (come la Z9) dispone anche di un doppio guadagno ISO (dual-gain ISO). Se stai scattando tra ISO 64 e ISO 400, è consigliabile utilizzare solo ISO 64 o ISO 100. Se invece decidi di superare ISO 100, conviene saltare direttamente a ISO 400 per ridurre il rumore digitale.

Foto di una grotta che mostra la gamma dinamica della Nikon Z8, in un’atmosfera luminosa
Foto di una grotta che mostra la gamma dinamica della Nikon Z8, in un’atmosfera scura

Gamma dinamica

Se non hai familiarità con il termine, la gamma dinamica indica essenzialmente quanti dettagli possono essere catturati tra le aree più scure e quelle più luminose di una scena. Una gamma dinamica più ampia permette di registrare più dettagli nelle nuvole luminose e nelle ombre profonde all’interno della stessa immagine. La Nikon Z8 offre 14,3 stop di gamma dinamica, rispetto ai 13,6 stop della mia Canon R5. È quasi uno stop in più, che si traduce in una maggiore flessibilità in fase di post-produzione. 

La Nikon Z8 (così come la Nikon Z9) ha ottime capacità di recupero delle ombre. Prendiamo l’immagine qui sopra: è stata scattata completamente sottoesposta in una grotta buia. Dopo aver aumentato l’esposizione di 4 EV, anche a ISO 1600, il rumore nelle ombre è minimo. Ciò è dovuto principalmente al sensore stacked e all’invarianza ISO di cui ho parlato in precedenza.

Immagine in bianco e nero di stalattiti in una grotta del New Mexico, scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/3.2 | 1/4 | ISO 1600

Stabilizzazione d’immagine

Quando si scatta in condizioni di scarsa illuminazione, i sei stop di stabilizzazione d’immagine integrata (IBIS) offerti dalla Nikon Z8 e dall’obiettivo fanno davvero la differenza. È importante ricordare che non tutti gli obiettivi sono dotati di stabilizzazione aggiuntiva, ma molti dei moderni obiettivi Z-mount di Nikon lo sono. Questo livello di stabilizzazione consente di scattare a mano libera immagini come quella mostrata sopra. Ho realizzato questa foto e la precedente a 1/4 di secondo, senza treppiede. Questa tecnologia permette di ottenere scatti nitidi anche in esposizioni lunghe, mantenendo la libertà di movimento.

Immagine in bianco e nero delle linee create dal vento sulle dune di sabbia del White Sands National Park, in New Mexico (USA), scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/16 | 1/100 | ISO 64

Autofocus

La Nikon Z8 offre capacità di autofocus avanzate che rispecchiano le prestazioni del modello di punta Z9. Con un sistema AF a rilevamento di fase da 493 punti, la Z8 garantisce messa a fuoco rapida e precisa, anche in condizioni difficili o con soggetti in rapido movimento. Il sistema di tracking 3D, combinato con il riconoscimento dei soggetti, mantiene la messa a fuoco continua, una vera risorsa per i fotografi di sport o fauna selvatica.

La Z8 mette a fuoco efficacemente fino a -7 EV, e ancora meglio con la modalità Starlight attiva, che consente di arrivare fino a -9 EV. In pratica, è in grado di mettere a fuoco quasi nel buio completo, una caratteristica utile non solo in ambienti come grotte, ma anche nella fotografia astronomica. Non ho avuto occasione di utilizzare la Nikon Z8 per l’astrofotografia, ma le prestazioni in grotta sono state eccezionali, nonostante a volte riuscissi a malapena a vedere ciò che stavo inquadrando. 

Come fotografo di paesaggi, non faccio grande affidamento sull’autofocus della Nikon Z8. A meno che non stia fotografando animali, l’autofocus mi serve raramente. Tuttavia, la possibilità di mettere a fuoco le stelle in modalità Starlight è davvero interessante, considerando che di solito utilizzo la messa a fuoco manuale per la Via Lattea e per l’astrofotografia in generale.

La Nikon Z8 offre comunque un autofocus eccellente, e nei miei test limitati si è comportata molto bene nel tracking dei soggetti. Per diverso tempo questo è stato un punto debole per Nikon, soprattutto nella ripresa video, e sono felice di vedere che l’azienda ha finalmente raggiunto i concorrenti.

Un canyon nel New Mexico (USA), fotografato da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 35mm | f/7.1 | 1/160 | ISO 100

Prestazioni video

Negli anni 2010, Canon è stata la prima a spingere davvero sulle fotocamere “ibride” per foto e video, mentre Nikon ha faticato a tenere il passo nel corso di quel decennio. Anche la celebre D850, per quanto amata, mancava di molte delle funzionalità ibride offerte dai modelli concorrenti dell’epoca. Per molto tempo non ho utilizzato fotocamere Nikon proprio perché le prestazioni video non erano all’altezza della concorrenza. Ora, però, la situazione è completamente cambiata. 

Capacità video in RAW

Con il passaggio al sistema mirrorless, Nikon ha superato parte della concorrenza (sì, Canon, mi riferisco anche a te). L’azienda è arrivata persino ad acquisire RED, uno dei marchi più importanti nel mondo della cinematografia professionale.

La Nikon Z8 è una vera potenza nel settore video, con la possibilità di registrare in 8K a 60 fps in 12 bit N-RAW.

Personalmente, ciò che apprezzo di più è l’impressionante bitrate e la qualità dell’immagine ottenuta con codec video più gestibili. Nel mio caso, preferisco lavorare con il 10 bit H.265. È possibile girare in N-Log, e i colori ottenuti dopo aver applicato le LUT fornite da Nikon sono eccellenti: neri puliti e dimensioni dei file contenute.

Immagine in bianco e nero delle dune di sabbia del White Sands National Park, in New Mexico (USA), scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/16 | 1/160 | ISO 100

Otturatore Rolling 

Grazie al sensore completamente stacked, il fenomeno del rolling shutter nella Nikon Z8 è perfettamente gestibile. La maggior parte dei test che ho consultato riporta valori inferiori ai 14 ms, il che significa che i tuoi video non soffriranno in modo evidente di distorsioni dovute al movimento del sensore durante la registrazione. 

Stabilizzazione video

La stabilizzazione durante le riprese video è più che discreta. Non raggiunge i livelli delle migliori sul mercato, come quelle di Panasonic o OM System, ma fa bene il suo lavoro quando serve. Non bisogna aspettarsi filmati fluidi come con un gimbal, ma la Nikon Z8 si comporta comunque molto bene nelle riprese a mano libera, anche a lunghezze focali più spinte. 

Messa a fuoco automatica video

L’autofocus nei video della Nikon Z8 è davvero impressionante. Negli ultimi anni Sony ha dominato questo campo, mentre Nikon era rimasta piuttosto indietro. Posso affermare con sicurezza che non è più così e, anzi, direi che Nikon può ora competere direttamente con Canon sotto questo aspetto. È un risultato notevole, considerando che fino a poco tempo fa l’autofocus video di Nikon era del tutto inaffidabile. Se dovessimo dare dei voti, Sony meriterebbe un A+, Canon un A, e Nikon un A-. Nel complesso, le prestazioni video della Nikon Z8 sono quasi perfette, soprattutto se si considera la versatilità ibrida che offre a questo livello di prezzo.

Paesaggio di dune ondulate al White Sands National Park, in New Mexico (USA), fotografato da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/16 | 1/100 | ISO 100

Vale la pena acquistare la Nikon Z8 oggi?

Risposta breve: assolutamente sì. Anche se è stata lanciata nel maggio 2023, la Nikon Z8 non ha ancora molta concorrenza diretta. Questa fotocamera eredita la maggior parte delle funzionalità straordinarie della Nikon Z9, ma in un corpo più compatto e portatile.

La concorrenza più vicina nel segmento delle fotocamere ibride è tra la Sony A7R V e la Canon EOS R5 Mark II. La Sony A7R V offre il miglior autofocus tra le tre e la risoluzione più alta, con 60 megapixel, oltre a una gamma dinamica e prestazioni in scarsa luce simili a quelle della Z8. Tuttavia, è inferiore alla Nikon Z8 per quanto riguarda la velocità di scatto in RAW e le funzionalità video complessive. La Z8 risulta più versatile dal punto di vista ibrido e presenta meno rolling shutter rispetto alla A7R V. 

Il confronto con la Canon EOS R5 Mark II è invece più serrato. Le prestazioni video sono molto simili, anche se darei un leggero vantaggio alla Nikon Z8. Le foto sono quasi identiche, anche se la Canon più recente può scattare a un frame rate leggermente superiore. Considerando però la differenza di prezzo tra i due modelli su MPB, la Nikon Z8 rappresenta un miglior rapporto qualità-prezzo.

Se stai cercando una fotocamera ibrida di livello professionale, accessibile e supportata da una gamma di obiettivi eccezionale, la Nikon Z8 è una scelta difficilmente battibile.

Immagine orizzontale panoramica del White Sands National Park, in New Mexico (USA), con persone a cavallo, scattata da Alex Armitage con una Nikon Z8.

Alex Armitage | Nikon Z8 | Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S | 70mm | f/8 | 1/200 | ISO 64

Leggi di più sulla gamma Nikon, comprese la recensione della D700. Per tutte le recensioni di fotocamere, guide esperte e interviste, visita il nostro spazio di contenuti originali MPB.

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